Tappa 8 | Dole - Lausanne / La catena montuosa più giovane della Francia


 186.5 km

 

 Montagne

 

 La catena montuosa più giovane della Francia

 

Dopo il massiccio cristallino e gli antichi vulcani dei Vosgi, il gruppo di oggi attraverserà la catena montuosa più giovane della Francia: le montagne del Giura. Nel Giura, il gruppo sarà circondato, sotto la vegetazione lussureggiante, da rocce bianche: i calcari. Questi calcari si sono depositati in un mare poco profondo, proprio come nel bacino di Parigi nel nord-ovest e nel bacino dell'Aquitania nel sud-ovest del paese. Una parte considerevole di questi calcari risale al... Giurassico, che prende il nome da questa zona, il Giura. Il Giurassico è famoso per essere stato il periodo di massima diffusione delle ammoniti, tra 201 e 145 milioni di anni fa.

 

 

Una catena montuosa isolata?

Ma perché queste rocce Giurassiche sono visibili in superficie? Siamo vicini alle Alpi e i piedi di questa montagna sono tipicamente ricoperti da un fitto cumulo di detriti. Perché non il Giura? La risposta sta nel sottosuolo. Sebbene a forma di mezzaluna, la struttura del Giura si spiega parallela all’asse delle Alpi nord-occidentali, separata dalle Alpi da un'ampia valle in Svizzera che ospita il Lago di Ginevra e il Lago di Neuchâtel. In questa valle sono presenti molti detriti provenienti dall’erosione dalle Alpi a partire da 25 milioni di anni fa meglio conosciuti come la "Molassa". Questa Molassa ha ricoperto anche i sedimenti delle montagne del Giura, ma tra 20 e 7 milioni di anni fa, la sequenza di calcari e sedimenti sovrastanti è stata schiacciata, accorciata, piegata e spaccata. Facile no?

 

Il fratellino minore delle Alpi

No, non proprio così facilmente. La catena delle Alpi si forma quando l'Europa inizia ad immergersi al di sotto della placca Africana - ne spiegheremo i dettagli più avanti durante il Tour. Durante questo processo, le unitá rocciose della placca europea vennero raschiate via e impilate una sopra l’altra, proprio come nelle Ardenne 250 milioni di anni prima, formando le Alpi. I calcari attualmente esposti nel nord-ovest delle Alpi, si depositarono al di sopra di uno spesso cumulo di "evaporiti" (salgemma e gesso che si sono formati per evaporazione dell'acqua di mare) durante il Triassico. Queste evaporiti si formarono circa 220 milioni di anni fa in un mare poco profondo sotto il clima desertico nella Pangea centrale. Salgemma e gesso sono minerali molto fragili, così quando la sovrastante pila di calcari inizió ad essere spinta e impilata al di sotto delle Alpi, le evaporiti facilitarono il loro distaccamento agendo come una buccia di banana. I calcari sopra le evaporiti vennero incorporati nel fronte delle Alpi, mentre le rocce piú profonde sottostanti le evaporiti riuscirono a viaggiare oltre fino a raggiungere il suo cuore. Questo scollamento della crosta terrestre avvenne in corrispondenza della valle tra il Giura e le Alpi. Ma nel nord-ovest, dove lo strato di gesso era più sottile o più resistente, i calcari non riuscirono ad essere scollati cosí facilmente e per questo vennero accorciati, piegati e spaccati: ecco le montagne del Giura. In totale, le montagne del Giura sono state raccorciate di circa 30 km nel punto centrale della loro curvatura.

 

Modellazione in laboratorio

Per illustrare come funziona questo processo di "scollamento" tra rocce a diversa resistenza e come uno stesso processo può produrre due catene montuose, abbiamo effettuato una modellazione nel laboratorio di tettonica dell’Universitá di Utrecht (il TecLab) esclusivamente per GeoTdF! Nel filmato qui sotto potete vedere come strato dopo strato è stato costruito un modello che rappresenta i calcari e gli altri sedimenti del Giura e come il raccorciamento di questa sequenza può creare due pieghe separate da una valle. I ciclisti del gruppo che non amano le scalate avrebbero probabilmente piuttosto preferito correre la tappa di oggi nel nostro modello di sabbia!

   


 
Sjaak van Meulebrouck - Geophysics student; Tectonics Laboratory assistant at Utrecht University, the Netherlands

I am a geophysics student who likes to be outside and to be physically active. I aim to use knowledge of geophysical tools to investigate shallow-subsurface structures, especially those with immediate societal or technological relevance. In the Tectonics Laboratory, we study plate tectonic processes such as mountain building or earthquakes. Check the Geo-TdF team.

Sjaak van Meulebrouck
 
Ernst Willingshofer - Associate Professor at Utrecht University, head of tectonic laboratory (TecLab), the Netherlands

As geologist I investigate processes that lead to deformation of the Earth’s crust and lithosphere leading to the formation of mountain belts or sedimentary basins. I do that by describing geological structures through field observations and by explaining these observations through building and running physical scale models.

Ernst Willingshofer
 
Marco Maffione - Associate Professor at the University of Birmingham

I am a geologist and I study fundamental tectonic processes in ophiolites and mountain belts using paleomagnetism, magnetic fabrics, and structural geology. I enjoy fieldworks, but am also passionate of laboratory work to explore technical aspects of rock magnetism.

Marco Maffione
 
Douwe van Hinsbergen - Professor at Utrecht University, the Netherlands

I am a geologist and I study plate tectonics and the driving mechanisms in the Earth’s mantle, mountain building processes, and the geography of the geological past. I enjoy geological fieldworks all over the world, and translating the results to science and a broad public.

Douwe van Hinsbergen

 


GeoMap Tour del Giorno - 8

È possibile eseguire lo zoom e la panoramica della mappa, fare clic sulla mappa per ottenere una descrizione della litologia (rocce). Se si sposta il mouse sul profilo (la linea gialla nel grafico sottostante), la posizione viene mostrata anche sulla mappa.

Scarica tutto

Giornalisti, commentatori, coloro che vorrebbero leggere tutte le geo-info su ogni tappa del Tour de France 2022. Ora puoi scaricarlo tutto.

 

 

 

GeoTdF su Strava