Tappa 6 | Saint-Dié-des-Vosges – Rosheim / Un viaggio difficile attraverso il Permiano nel cuore della Pangea


 128 km

 

 Colline

 

 Periodo Permiano; l'ultima parte del Paleozoico

 

La forma del mondo nel periodo tardo permiano; deserto ghiacciato ed estinzione di massaDopo cinque giorni di viaggio nel tempo attraverso il Bacino di Parigi, i corridori si immergeranno oggi nell’archivio piú antico del massiccio dei Vosgi. La tappa di oggi infatti porterà il gruppo attraverso le rocce depositate nel periodo Permiano, l'ultima parte del Paleozoico, tra 299 e 252 milioni di anni fa. Di tutti i periodi geologici visitati dal Tour de France Femmes, il Permiano è stato probabilmente il meno ospitale.

 

Le creature Permiane

Immaginate di attraversare il ​​vasto interno del supercontinente Pangea con un “Pangea Tour” che vi porti dall'Antartide alla Siberia. Vi anticipo che questa escursione non sarebbe poi cosí piacevole. Il clima del Permiano era freddo e secco. Una vasta calotta glaciale copriva l'Antartide, l'Africa Un gruppo di dimetrodonti carnivori a vela durante il periodo permiano delle terre - Europa e Nord America ricoperti da spessi pacchetti di arenarie rosse del desertomeridionale, la maggior parte del Sud America e anche la Siberia. Nella zona equatoriale, dove all’epoca si trovavano i Vosgi, l'interno della Pangea era arido e ti saresti trovato in un Sahara un po’ più freddo di quello attuale, ma probabilmente ancora sgradevolmente caldo. Quasi ovunque, dall’Europa al Nord America si trovano spessi pacchi di arenarie rosse del deserto che formavano dune o sabkha. Ma nei Vosgi, dove siamo oggi, il Permiano ospitava anche numerosi vulcani esplosivi. Secco, polveroso, esplosivo. Condizioni terribili per un giro in bicicletta!

 

Le creature Permiane - al sicuro nel deserto

Immaginate di aver provato ad andare in fuga durante questa tappa e dopo la vostra accelerazione vi ritrovate... tutti soli. In circostanze normali questo non vi darebbe nessun pensiero. Ma nel Permiano, vi guardereste le spalle ogni minuto. Le lussureggianti foreste pluviali del Carbonifero? Morti e sepolti. Nessuna speranza di trovare questo riparo, dovreste aspettare la tappa di domani. No, le terre aride del Permiano erano occupate da felci e conifere. Se foste scappati nel Carbonifero, gli animali terrestri erano per lo più anfibi: avevano bisogno di acqua per deporre le uova, quindi il deserto sarebbe stata una soluzione abbastanza sicura. Ma ai tempi del Permiano, l'evoluzione aveva trovato un modo per riprodurre la vita sulla terra: e così si svilupparono gli amnioti. Gli amnioti, L'insetto più grande di sempre è stata un'enorme libellulacome voi e me, sono un gruppo di organismi che includono uccelli, rettili e mammiferi che hanno sviluppato una membrana attorno alle loro uova per impedirne l'essiccamento. In questo modo, questi animali poterono conquistare anche le terre aride. Tra questi, è meglio fare attenzione a Dimetrodonte, il predatore piú feroce, lungo più di cinque metri, con un'enorme vela dorsale e denti affilatissimi.

Ma la vita nel Permiano era invece piuttosto buona per gli insetti! Seguendo le lussureggianti foreste del Carbonifero, i livelli di ossigeno erano alti e gli insetti potevano crescere GRANDI. È un elicottero quello che senti sopra di te? No, è solamente un Meganisottero, un primitivo antenato delle libellule con un corpo di 47 cm e un'apertura alare di 75 cm. Se avesse iniziato ad infastidirvi sono sicuro non ci avreste pensato due volte ad accelerare...

 

La fine di un periodo difficile…è stata anche peggio

Il periodo freddo del Permiano si è concluso con due picchi di riscaldamento globale. Un primo, non ancora troppo devastante, si verificó circa 260 milioni di anni fa, quando le lave fluide di Emeishan, Il più antico cannibalismo trovato nei fossili di trilobitieruttando, coprirono gran parte della Cina meridionale. Questi strati di lave basaltiche spessi vari chilometri si riversarono su un'area di 300,000 km2. Ma le ancora piú abbondanti eruzioni della Siberia, che hanno formato le cosiddette Siberian Traps 252 milioni di anni fa, furono l'ultimo chiodo nella bara. Queste lave infatti coprono un'area di 7 milioni di chilometri quadrati, causano un raddoppio della CO2 atmosferica e di altri gas serra e innalzando la temperatura globale fino a 5°C. Le lave siberiane raggiunsero la superficie passando attraverso spessi strati di salgemma, da cui si liberarono gas che potrebbero aver distrutto gran parte dello strato di ozono. Il risultato? Il 95% di tutte le specie marine si estinse, compresi i trilobiti che avevano vagato per l'oceano per quasi 300 milioni di anni. Il 70% di tutta la vita sulla terra morí. Anche molti degli insetti morirono, segnando l'unica estinzione di massa di insetti conosciuta finora. Ci sarebbero voluti circa 30 milioni di anni prima che la vita tornasse abbondante come prima sulla Terra. Consigliamo i ciclisti di spingere un po' di piú sui pedali per terminare in fretta questa tappa e uscire dall’inferno Permiano!

   


 
Marco Maffione - Associate Professor at the University of Birmingham

I am a geologist and I study fundamental tectonic processes in ophiolites and mountain belts using paleomagnetism, magnetic fabrics, and structural geology. I enjoy fieldworks, but am also passionate of laboratory work to explore technical aspects of rock magnetism.

Marco Maffione
 
Douwe van Hinsbergen - Professor at Utrecht University, the Netherlands

I am a geologist and I study plate tectonics and the driving mechanisms in the Earth’s mantle, mountain building processes, and the geography of the geological past. I enjoy geological fieldworks all over the world, and translating the results to science and a broad public. Check our complete team.

Douwe van Hinsbergen

 


GeoMap Tappa del Giorno - 6

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