135 km |
Piana |
Raffreddamento climatico globale che espone nuova terra |
La tappa di oggi ci porta su un pianoro a forma del famoso formaggio Brie (Figura 1). Ma cosa ha a che fare questo con la geologia? Dopo il caldo e umido viaggio di ieri attraverso l'Eocene subtropicale, i nostri ciclisti ‘viaggiatori nel tempo’ oggi si sposteranno verso la successiva epoca geologica, più recente e completamente diversa: l’Oligocene.
Raffreddamento climatico globale drammatico: dalla serra alla ghiacciaia
L'Oligocene iniziò bruscamente 34 milioni di anni fa con un drammatico raffreddamento globale del clima da una condizione serra ad una glaciale. L'opposto del riscaldamento globale di oggi: i livelli di CO2 sono scesi e le temperature medie sono scese di 5-10°C, permettendo un quasi istantaneo sviluppo dell'enorme calotta glaciale Antartica. Questo ha cambiato completamente il mondo. Con così tanta acqua intrappolata nella calotta glaciale, il livello dei mari scese di 70 metri esponendo vaste distese di terra un tempo sommerse. Lussureggianti foreste sempreverdi si trasformarono in freddi e aridi deserti con montagne coperte di piccoli cespugli e pini. Gli animali Asiatici, inclusi i mammiferi più grandi mai esistiti (Figura 2), usarono questa steppa appena creata per invadere l'Europa.
Raggiungere l'Oligocene attraverso la Côte de Tigeaux
Per raggiungere l'Oligocene, i ciclisti di oggi dovranno arrampicarsi su un cumulo di strati sedimentari nella salita più impegnativa della giornata, i 135 m della “côte de Tigeaux” al km 15,9. La loro velocità di viaggio nel tempo sarà di circa 1 milione di anni più giovane ogni 10 metri di salita. Dopo aver lasciato gli strati dell'Eocene alla base della salita, i ciclisti attraverseranno il "Calcaire de Brie", uno strato duro depositato in un antico lago gigante che si estende da Parigi a Epernay. Raggiungeranno quindi la crosta superiore di questa fetta di formaggio costituita dalle bellissime Sables de Fontainebleau. Queste sabbie bionde e pure provengono da dune antiche, spiagge e banchi di sabbia formati quando il mare invase nuovamente quest’area al tempo rappresentata da un'immensa baia più grande della Baie du Mont Saint Michel.
Una grave faglia nella Côte de Tigeaux
La "côte de Tigeaux" corrisponde a una faglia importante, un'enorme cicatrice nella crosta terrestre lasciata dopo la collisione continentale tra le placche tettoniche della Laurussia e del Gondwana che generó il supercontinente Pangea circa 400-300 milioni di anni fa. Questa faglia è tuttora ricoperta dagli strati sedimentari dell'Oligocene con la loro ruota di formaggio Brie. Potete visualizzare questa struttura come una grande spaccatura che separa due parti di un tavolo ora unite sotto una ruota di formaggio. Nell'Oligocene si muovevano anche altre placche tettoniche: la collisione delle placche tettoniche Africana e Iberica con l'Europa ha formato le Alpi e i Pirenei, aprendo anche grandi squarci (grabens) nella crosta del formaggio (Figura 3). Ma questa deformazione non ebbe degli effetti significativi in questa regione e gli strati depositati non sono stati spaccati o piegati ma sono rimasti orizzontali. Infatti i ciclisti pedaleranno oggi su questa stessa superficie preservata fin dall’Oligocene, solo che oggi il clima è più freddo di allora e ci sono animali molto diversi intorno, alcuni di loro in bicicletta!
I am a geologist and I study fundamental tectonic processes in ophiolites and mountain belts using paleomagnetism, magnetic fabrics, and structural geology. I enjoy fieldworks, but am also passionate of laboratory work to explore technical aspects of rock magnetism.
Marco Maffione
I focus on understanding how geodynamics, climate and life interact during major changes of our Earth evolution. Check the Geo-TdF-team-2022.
Guillaume Dupont-Nivet